Nel corso degli anni mi sono allontanata dai miei esordi figurativi, approdando ai lavori astratti e materici di oggi.
Qui faccio eccezione.
Questi lavori (2014-201) sono un ritorno alle origini o, forse, più un connubio tra le due direzioni: si fondono temi romantici e legati alla natura, all’uomo (auto-ritratto), al sentimento, con interventi di copertura materici. Nelle tre scimmie vi è assenza di contaminazioni, l’atmosfera è silente, quasi metafisica… ma un intervento gestuale può essere sempre dietro le porte.
Curiosità:
Il lavoro “tre scimmie” è un simbolico ritratto di famiglia. Iniziato prima di aspettare il mio primo figlio, le due scimmie in origine dovevano rappresentano io ed il mio compagno e la rotondità in basso al centro del quadro doveva essere il ginocchio della seconda scimmia (la femmina).Successivamente, a gravidanza inoltrata, si è trasformato nella testa del neonato.
Il lavoro col volto di donna era un autoritratto caricaturale di molti anni fa, ricoperto di stucco nel 2018.
Lo stucco e la cancellazione della pittura sono operazioni dai molteplici sensi, è una materia che si sovrappone, coprendola, alla materia sottostante: il tempo che cancella i ricordi e cambia le cose, oppure una natura sopraffatta dall’uomo… e lascio a voi il resto.